La maison Deutz è una delle case che ha più successo in questo momento. Un successo che, secondo me, deve molto a due punti principali: l’alta qualità dei suoi vini, che è sia evidente che indispensabile per sedurre gli amanti delle bollicine, ma anche alla sua capacità di attingere alla sua storia, al suo patrimonio.
Per quanto riguarda la qualità dei vini, dal momento in cui Fabrice Rosset ha rilevato la maison nel 1993, le cuvée hanno fatto un salto in avanti. La maison Deutz ha smesso di disperdersi, di produrre per marchi terzi e si è concentrata sulla sua gamma.
Se ci immergiamo nelle guide pubblicate lo scorso settembre, possiamo dire che il riconoscimento è unanime, si sfiora addirittura il plebiscito.
Iniziamo con il Brut Classic, il BSA del marchio, che, a prescindere dall’opinione, rimane il punto di riferimento del talento di una casa e del suo capo cantina. Ottiene 14,5/20 nella Guida della Revue du Vin de France, 16,5/20 nella Guida Bettane e Desseauve e una stella nella Guida Hachette. Ci sono pochissime (o nessuna) altre Brut di grandi case che possono vantare un tale entusiasmo da parte dei professionisti!
Il prezzo della gloria
Anche il Brut Rosé ottiene lo stesso amore, con 15/20 nella guida della RVF e 17/20 nella guida Bettane & Desseauve, un successo tale che questa cuvée è esaurita presso la maison, che dispone solo di magnum e mezze bottiglie, in attesa dell’inizio dell’anno prossimo.
Potremmo continuare così a lungo, parlando delle cuvée millesimate (tra l’altro, proponiamo, cosa abbastanza rara da sottolineare, 3 millesimi diversi in rosé: 2005/2006/2007) o delle due cuvée di prestigio della maison: la William Deutz e l’Amour de Deutz, letteralmente osannate dai critici.
Deutz, una lunga storia
Ma la forza di Deutz risiede anche altrove: nella sua storia. Fabrice Rosset, se è all’origine della cuvée Amour che ha soppiantato la cuvée William Deutz nel cuore del grande pubblico, ha anche saputo attingere alla storia del marchio e riesumare dalle cantine calcaree della maison millesimi rari, cuvée intrise di storia.
Così, nel 2008, la maison commercializzava un Blanc de Blancs 1993, un vecchio millesimo senza eguali sul mercato. E credo che sia attingendo alle pagine della sua storia, risalendo ai millesimi attraverso il tempo e aprendo di tanto in tanto la sua enoteca, come hanno fatto altre maison (Veuve Clicquot o Dom Pérignon, ad esempio).
Oggi la maison Deutz ripropone il Vintage 2000 Extra Aged, una cuvée in contrasto con i millesimi attualmente commercializzati da lei stessa come dalle altre maison.
Infatti, solo le cuvée di prestigio possono oggi vantare millesimi così antichi, le “semplici” cuvée millesimate sono piuttosto sugli anni 2002-2005.
Del resto, la famosa cuvée Amour de Deutz è appena passata al millesimo 2003! Una decisione originale che inserisce Deutz come una maison fiera delle sue radici e del suo patrimonio.

Marie Servagnat a participé à la création de la société en 2007. “L’idée de lancer un site de vente de champagne sur Internet m’est venue assez naturellement, car je trouvais déjà régulièrement des cuvées avec un rapport qualité/prix imbattable pour des amis et des collègues. Grâce à mon père et à mon grand-père, deux courtiers en vin de champagne, je connais très bien les viticulteurs et les Grandes Maisons de Champagne”. Aujourd’hui, elle est chargée des relations avec le vignoble et dirige La Cave à Reims.